16 e 17 luglio.
Riposati e con le batterie cariche, andiamo alla pista per rifornire i mezzi e con immenso stupore scopriamo che c'è del carburante, ma per prenderlo bisogna avere una speciale tessera fornita ai soli soci del club! Ma sarà possibile?

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Abbiamo bisogno di 130 litri di benzina, il rifornimento è a non meno di tre chilometri e noi abbiamo solo due bidoni di 15 litri ciascuno (vuoti). Non sembra un gioco d'ingegno? Ci riusciranno i nostri giovani eroi? Qui come minimo ci vuole il mago Silvan assistito da Mandrake!

Con la loro laurea in lingua francese, Franco e Claudio si fanno prestare un bidone di venti litri ed ottengono un passaggio da parte del gestore dell’albergo, al loro ritorno con i cinquanta litri di benzina, Luis aveva ottenuto le chiavi della macchina del cuoco del ristorante, che la donava per una giusta causa. Fatti tutti i viaggi necessari al rifornimento per riempire i bidoni e per riempire i serbatoi, ringraziamo immensamente quel ragazzo di buon cuore e partiamo verso Bordeaux.
Il tempo sembra decisamente cambiato, stiamo arrostendo dentro le tute. Finalmente l'estate è arrivata e lo conferma il fatto che una volta arrivati sulla costa atlantica, le lunghissime e larghissime spiagge sono strapiene di bagnanti, cosi tanti che sembravano formiche.
Belle spiagge di sabbia con alte dune, vogliamo esserci anche noi ma siamo diretti più in la, oggi vorremmo valicare i Pirenei e ritrovarci in Spagna...olè...
Nel frattempo, durante il volo la situazione è cambiata, non è più Luis, che timidamente chiede per favore di tenere la cloche ma Franco che ripetutamente chiede di riavere il comando. Questi faccia di bronzo… gli dai il dito e si prendono il braccio!
Lasciando la spiaggia, ci dirigiamo verso l'entroterra per soffermarci appena il tempo di rabboccare e partire ma...oops come al solito non c'è nessuno.
Richiamiamo al buon Hubert (che a mio avviso avrà i testicoli dentro un sacco, sulle spalle onde evitare di trascinarli a terra) e ci da ancora un numero di telefono dove poter chiamare per un taxi (secondo me il fatto di sapere che questa è l'ultima pista francese e che non avremmo più bisogno di lui, lo rincuora).

Dopo un quarto d'ora di: si, ui, yes, ok, la pist, compri'? Il buon Dio illumina la mente di questo tassista che viene a prenderci. Ma dico io...che c'è di difficile da capire?
Usiamo il taxi come navetta verso il distributore più vicino, ma quando la finiamo con i viaggi è ormai tardi, quindi decidiamo di montare la tenda e dormire. "Tanto ripartiamo domani mattina presto" è il nostro pensiero ma non abbiamo previsto una cosa: domani sarà venerdì 17. Noi non crediamo alle streghe ma...
Infatti piove a dirotto fuori e anche dentro la tenda, il materassino di Franco si rifiuta di rimanere gonfio e il vento sembra voler portar via la tenda con noi dentro. Nel pomeriggio si apre diciamo tra noi, senza far notare che nel frattempo ci tocchiamo. Sono gia le 4.00 e niente cambia. Un'altra notte di queste in tenda? No grazie.
Ci facciamo portare in paese e troviamo una sistemazione per la notte ed una cena decente. Dopo una doccia calda ci sentiamo nuovamente umani.
Mangiamo, selezioniamo le foto, scriviamo e come al solito si son già fatte le 4.00 del mattino.

Alla prossima puntata.

Claudio Italiano

+39 340 273 0115

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